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Il Chiaretto, anima "rosé" del Lago di Garda

Lazise - 12 Marzo 2018

Con oltre 11 milioni di bottiglie il Lago di Garda è leader della produzione di rosati in Italia e si candida a guidare il “movimento rosatista” italiano. Per la prima volta unite nella presentazione del Chiaretto, 65 aziende provenienti dalla riviera veneta e da quella lombarda del Lago di Garda si sono presentate (11-12 marzo 2018, www.anteprimachiaretto.it) alla Dogana Veneta di Lazise (Verona) con un totale di 140 etichette tra quelle dell’annata 2017 e delle precedenti, frutto della “Rosé Revolution” iniziata nel 2014, quando i vignaioli gardesani hanno deciso di concentrarsi sulla produzione di un vino dal colore rosa molto chiaro, più agrumato e floreale, con l'obiettivo di elevare il rosé a portabandiera del loro territorio.“Nell’ anteprima del Chiaretto - spiega Cristoforetti - abbiamo voluto verificare i risultati della “Rosé Revolution” e siamo soddisfatti sia in termini di mercato sia dal punto di vista tecnico-enologico”.

La mini-verticale del Chiaretto di Bardolino, dalla 2014 alla 2017 appena imbottigliata - significativamente intitolata “Il Chiaretto regge il tempo?”- ne ha dimostrato la tenuta, nella nuova versione rosa pallido, oltre i tradizionali tempi di consumo che lo condannano ad essere bevuto nellanno successivo alla vendemmia. Nella sua maturazione in bottiglia il Chiaretto di Bardolino acquisisce una maggiore speziatura rispetto al frutto e in particolare i 2015 sono risultati molto interessanti. Le criticità dell’annata 2017 - principalmente la gelata primaverile - hanno determinato nel territorio della Doc Bardolino un pesante calo di produzione (235.000 quintali di uva rispetto ai 288.000 della vendemmia precedente) con una diminuzione del 19%, che ha portato la produzione 2017 a 164.500 ettolitri di vino contro i 201.600 totali dell’anno prima. Questo ha comportato una maggiore concentrazione nelle uve che hanno dato vini più alcolici e lievemente meno acidi in generale, e nel caso del Chiaretto anche con una colorazione lievemente più intensa. Per i vini Bardolino il 2017 si è concluso con 25,3 milioni di bottiglie di vino vendute, in sostanziale continuità sul 2016 A Bardolino sono convinti, e a ragione, che i driver dell’ascesa del loro rosé, in particolare negli Stati Uniti, siano il suo colore - definito con la Rosé Revolution - e le occasioni di consumo nelle enoteche, nei bar, nella ristorazione e non in casa, anche e soprattutto in formati come il magnum. Occasioni in cui si consuma il rosé di qualità che ha il fascino di “vino serio da bere gioiosamente”. Non a caso il Consorzio sta studiando un “magnum consortile” per sottolineare questa attitudine del Chiaretto di Bardolino. (credit: Clementina Palese da winenews.it)


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